ANAÏS NIN
FUOCO (Diario inedito senza censura 1934-1937)
19 MARZO 1935
Il mio prossimo libro si chiamerà Bugie Bianche. Sono molto felice. Sono al centro del mondo che mi sono creata, dove tutto per il momento è esattamente come lo voglio. Ho complottato, mentito, tiranneggiato, lottato, e alla fine sono riuscita a realizzare il mio vero desiderio: la vita con Henry. Henry da toccare, da baciare, da accarezzare, Henry con cui andare a letto - Henry e il suo clima lento, sensuale, non intellettuale. Henry e la sua risata, la sua gioiosità e il suo letargo. I pasti con Henry. La domenica con Henry. I film con Henry. Henry che scrive mentre io leggo il suo lavoro. Henry che rivede i miei scritti.
dalla PREFAZIONE
Fuoco è il terzo volume della serie “Diari d’amore”, dopo Henry e June e Incest.
Dal 1931, il fatidico anno della sua prima relazione amorosa con Henry Miller, Anaïs Nin iniziò la sua ricerca dell’amore perfetto che sarebbe durata per tutta la vita e confidò questa ricerca al suo diario. “La disciplina di scrivere quotidianamente sul diario fin dal 1914 aveva dato ad Anaïs l’incredibile capacità di descrivere le sue emozioni più profonde ‘a caldo’ per cosi dire, immediatamente dopo un evento.” Anaïs continuò a tenere il diario – sempre scritto a mano – fino alla morte, avvenuta nel 1977. Le trentacinquemila pagine che lo compongono sono ora nello Special Collections Department della UCLA, a disposizione degli studiosi che vogliono consultarle.
Nel 1920, dopo che John Erskine e altri le dissero che il diario conteneva le sue pagine migliori, Anaïs cominciò a pensare a come pubblicarlo senza ferire altre persone. Più tardi Henry Miller le disse di pubblicare “tutto quanto - di stendere i panni sporchi”. Anaïs studiò un certo numero di progetti per pubblicare il diario: trasformarlo in un romanzo, scritto in forma diaristica ma con nomi fittizi, o farne un diario che contenesse sia nomi veri che nomi fittizi. Ma, dal momento che nessuno di questi progetti riusciva a soddisfare il suo bisogno di proteggere suo marito e altri, Anaïs si volse alla narrativa.
(f.g)
Foto dal film Henry & June (1990)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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