O Lesbia, fai sempre l’amore con la porta incustodita ed aperta, e non cerchi di nascondere le tue segrete relazioni amorose, e ti dà piacere più lo spettatore che l’amante, e non ti riescono gradite le gioie dell’amore, se restano nascoste. Perfino le meretrici escludono i testimoni con tendine e chiavistelli, e rare sono le fessure nelle pareti dei lupanari del Summemmio. Impara il pudore almeno da Chione o da Iade; anche i sepolcri servono di riparo alle svergognate prostitute. Il mio rimprovero ti sembra troppo severo? Io ti vieto, o Lesbia, di farti vedere, non di far l’amore.
(f.g)

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