Tratto dalla pagina JUST A LULLABY TO FORGET
Non ti conosco. Nessuno può dire di conoscerti. Eppure ti ho
riconosciuto. Nei passi incerti del sogno da percorrere e in quella
valigia piena di pensieri.
Nel profumo che fa il tuo sorriso. Nell’aria stanca che ti prende quando nessuno sta a sentirti e nessuno lo sa fare perché parli coi silenzi.
Ti ho riconosciuto nelle cose facili che diventano impossibili e fanno rabbia e fanno piangere e fanno ridere, fanno solo un gran baccano e incasinano qui dentro.
E nel senso di inutilità che dopo poi mi prende, è proprio lì, in quella sensazione maledetta che alla fine ti ho riconosciuto.
(a.t)*
Nel profumo che fa il tuo sorriso. Nell’aria stanca che ti prende quando nessuno sta a sentirti e nessuno lo sa fare perché parli coi silenzi.
Ti ho riconosciuto nelle cose facili che diventano impossibili e fanno rabbia e fanno piangere e fanno ridere, fanno solo un gran baccano e incasinano qui dentro.
E nel senso di inutilità che dopo poi mi prende, è proprio lì, in quella sensazione maledetta che alla fine ti ho riconosciuto.
(a.t)*
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