Tu invece muovevi la neve
con la tua veste
colma di vento
e io ti guardavo crescere
nel passo breve della meraviglia
aspettando senza fretta
d'ascoltare la tua voce
così - nuda di niente -
come un'anima
d'azzurro incessante
delle tue cose lasciate sul letto
non resta
che un disordine sparso
(sospeso nel tempo futuro)
nell'ora profonda del sogno
che prega ancora il tuo ritorno...
ma l'alba
è un arco senza stelle
una vela nera a solcare l'orizzonte
e noi una scheggia
che attraversa il tempo,
gli occhi spalancati alla tempesta
in questo mezzocielo di paura.
(a.t)
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