da Oscar e la dama in rosa di Éric-Emmanuel Schmitt
«Rifletti, Oscar. A chi ti senti più vicino? A un Dio che non prova niente o a un Dio che soffre?»
«A quello che soffre, ovviamente. Ma se fossi lui, se fossi Dio, se, come lui, avessi i mezzi, avrei evitato di soffrire.»
«Nessuno può evitare di soffrire. Né Dio né tu.
Né i tuoi genitori né io.»
«Bene. D’accordo. Ma perché soffrire?»
«Per l’appunto. C’è sofferenza e sofferenza.
Guarda meglio il suo viso. Osserva. Sembra che soffra?»
«No. È curioso. Non sembra che abbia male.»
«Ecco. Bisogna distinguere due pene, Oscar, la sofferenza fisica e la sofferenza morale. La sofferenza fisica la si subisce. La sofferenza morale la si sceglie.»
«Non capisco.»
«Se ti piantano dei chiodi nei polsi o nei piedi, non puoi far altro che avere male. Subisci. Invece, all’idea di morire, non sei obbligato ad avere male. Non sai che cos’è. Dipende dunque da te.»
Art. Salvator Dalì
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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