IL BACIO D'AMORE di Franco Guglielmino
Fu definito "un apostrofo rosa"
e in mille altri modi dai poeti
e ancora alla francese e prima
ancor la fantasia accese di Firenze *
ma nel pensier dei più è rimasto
ancorato a quell'idea che un bacio
fosse un atto di erotismo spinto
fra sessi diversi che intrecciano
le loro lingue e nella bocca cercano
ogni punto più intimo che stimoli
quel piacere dei sensi che porta
a conoscersi e perché no, esplorarsi
fino a quando la donna si dona
come un fiore che senza pudore
apre il suo pube variopinto
all'insetto vorace che l'impollina.
e in mille altri modi dai poeti
e ancora alla francese e prima
ancor la fantasia accese di Firenze *
ma nel pensier dei più è rimasto
ancorato a quell'idea che un bacio
fosse un atto di erotismo spinto
fra sessi diversi che intrecciano
le loro lingue e nella bocca cercano
ogni punto più intimo che stimoli
quel piacere dei sensi che porta
a conoscersi e perché no, esplorarsi
fino a quando la donna si dona
come un fiore che senza pudore
apre il suo pube variopinto
all'insetto vorace che l'impollina.
Ma fra due donne che si cercano
o due uomini spinti dalla passione
chi può dire che sia di diversa
natura il bisogno di penetrare
con la lingua la bocca dell'amato
per arrivare a coglierne i recessi
e gli umori, a scambiarsi la saliva
e finanche i pensieri più nascosti
e non è forse più intenso il desiderio
che in essi scatena fino a saziarsi
in quei rapporti dove la fantasia
è ancora più spinta e che gli altri
bollano come atti indecenti
senza pensare che una condanna
già pesa su di loro: la possibilità
negata di poter realizzare un sogno!
Ma la natura si sa, non è benigna,
segue soltanto degli schemi suoi
senza tenere conto che l'Amore
insegue spesso percorsi alternativi.
segue soltanto degli schemi suoi
senza tenere conto che l'Amore
insegue spesso percorsi alternativi.
* anticamente, "bacio alla fiorentina"
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