domenica 21 settembre 2014

SOGNO di Maria Concetta Giorgi

SOGNO di Maria Concetta Giorgi

Sono uscita in quel momento dal libro,( neanche mi sono accorta di

fare le scale).
Sono uscita per non fare rumore.
Sono uscita per non leggere più.
Sono uscita per vedere fuori.

Sono entrata dalla porta
della mia conoscenza,
uso la resilienza.
Si apre il giardino
di fiori antichi
e camelie,
piove.
Sogno, ma già tutto è stato sognato
Scrivo, ma già tutto è stato scritto.
Emozionando
guardo,
risalgo le scale
del mio sguardo.

Ph.: Anka Zhuravleva

(f.g)


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