RICORDI DI UN ALTRO di Franco Guglielmino
Quasi a giustificarsi
per un lavoro non fatto
a dovere: "mi dispiace
non è colpa mia,
succede spesso così
la prima volta."
Era domenica e gli uomini
con la luna negli occhi
si aggiravano come ombre
sotto una pioggia battente
lungo stradine viscide
che il sole si rifiutava
di incontrare da sempre,
mentre la musichetta
di una radio dimenticata
rompeva il silenzio.
Una domenica come tante
la pioggia non cessa
e vado scandendo
le note del passato
al ritmo che si spegne
di una antica canzone
che la radio non smette
di gracchiare.
In fondo alla strada
lentamente mi allontano
mentre il silenzio
mi avvolge nuovamente
ma non riesce
a togliermi di dosso
l'odore acre di un ricordo
che credevo dimenticato.
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
martedì 4 novembre 2014
RICORDI DI UN ALTRO di Franco Guglielmino
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