venerdì 6 settembre 2013

ANTONELLA LUCCHINI

ANTONELLA LUCCHINI

Avevi detto che due diversità troppo diverse si fanno male. Però hai lasciato quella scia aperta, dietro di te. Sono corsa e l'ho afferrata. Immagina (se puoi) che stupore quando mi sono ritrovata sulla mia stessa spiaggia, solo meno ghiaiosa.
Non era la nostra diversità difficile che ti spaventava. Era guardarci nello stesso sguardo e riconoscerci nello stesso specchio.
Ti prometto che non dirò a nessuno le tue fragilità: terranno solo compagnia alle mie.
Non aprirò porte che vorrai restino chiuse.
Tu, però, ama anche le mie intemperie. Anche i fragori del mio istinto.
E i miei silenzi, bianchi come i tuoi.

(f.g)

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