Tratto da PERFIDIE di Mura (Maria Volpi Nannipieri)
___Due minuti...
Le mie braccia più scure di quelle di Nicla, sono incrociate sul petto. Anche Nicla mi guarda. Ma il suo pudore è annientato in quello sguardo. Ed io tremo.
___Vieni... __ chiama Nicla stendendosi sopra le coperte. Sono al suo fianco e guardo quella meraviglia bianca e bionda che sorride tenendo gli occhi chiusi. Un desiderio di baci mi prende. Uno di quei furiosi desideri che mi scuotono fino all'anima, che mi fanno piegare fino al pianto. E penso che l'amore ha gli occhi chiusi, che il piacere può nascere anche da un bacio dato da labbra inesperte... ma che sopratutto deve avere origine dalla soddisfazione d'un desiderio.
Non oso muovermi per non perdere la più piccola vibrazione di quel corpo che sembra attenda una carezza che nessuno, tranne che io, può dare...
Poi di colpo, affondo la mia faccia nei capelli biondi sparsi; poi stringo nelle mie mani la sua testa immobile e pallida, e sulla bocca che ride appoggio la mia... profondamente.
Ah, così... siamo vicine, scosse da uno stesso tremito... le nostre labbra, come un lampo nella notte, ci hanno rivelato a noi stesse il perfetto amore.
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Dopo ci siamo coperte perché il freddo ci faceva tremare.
(f.g)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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