Alberto ruy Sanchez
Mi entri nelle orecchie disegnando chiocciole di mare: già mi porto dentro le tue tempeste, i tuoi cicloni, i tuoi abissi. Le tue voci mi scendono giù in gola. Mi entri anche negli occhi con lo sguardo: i tuoi hanno il colore cangiante dell'acqua. Entri nel mio petto con il tuo: la pelle protesta increspando. Sulla sponda più bassa del mio ventre i tuoi fianchi lasciano, ancora e ancora, la curva più violenta delle onde: bagni le mie spiagge e le divori. La tua spuma e la mia si mescolano, come le mie labbra e le tue.
(f.g)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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