Lo Scorpione di MATJAŽ KOCBEK
Vive in una casa intessuta di trombe di vento,
di tremolii d'arpa e tamburi sotterranei.
Padrone di bianchi imeni e di fegati maschili,
alchimista dallo sguardo a mandorla, dal tocco d'opale.
Visione di fanciulle che stanno inturgidendo,
conoscitore delle stagioni, contrabbandiere in giardini altrui,
principe di serici letti,
grido di vergini che a sera si lavano i genitali,
ricoperto dai suoi baci lo scorpione si muove nel sonno
tra i continenti, aggrappato alla propria coda,
flagello divino.
(f.g)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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