martedì 3 giugno 2014

ECCESSO da Gente sul ponte (1986) di Wislawa Szymborska

ECCESSO da Gente sul ponte (1986) di Wisława Szymborska

Hanno scoperto una nuova stella,
ma non vuol dire che vi sia più luce
e qualcosa che prima mancava.

La stella è grande e lontana,
tanto lontana da essere piccola,
perfino più piccola di altre
assai più piccole di lei.
Lo stupirsi non sarebbe qui affatto strano
se solo ne avessimo il tempo.

L’età della stella, la sua massa, posizione,
tutto ciò basta forse
per una tesi di dottorato
e un piccolo rinfresco
negli ambienti vicini al cielo:
l’astronomo, sua moglie, parenti, colleghi,
atmosfera rilassata, abito informale,
si conversa soprattutto ditemi locali
e si masticano noccioline.

Una stella magnifica,
ma non è un buon motivo
per non brindare alle nostre signore
assai più vicine.

Una stella senza conseguenze.
Ininfluente sul tempo, la moda, l’esito del match,
il governo, le entrate e la crisi dei valori.

Senza riflessi su propaganda e industria pesante,
sulla laccatura del tavolo delle trattative.
In sovrappiù per i giorni contati della vita.

A che serve qui chiedersi
sotto quante stelle nasce l’uomo,
e sotto quante dopo un breve attimo muore.

Nuova.
– Mostrami almeno dov’è.
– Tra il bordo della nuvoletta bigia sfilacciata
e quel rametto, più a sinistra, di acacia.
– Ah, eccola – dico.

(f.g)


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