mercoledì 25 giugno 2014

MASSIMO GRAMELLINI da L'ultima riga delle favole

MASSIMO GRAMELLINI da L'ultima riga delle favole

V
Era stata la sua ossessione durante l’infanzia, quando si divertiva ad accoppiare le carte, i giocattoli e finanche i soldatini: in fila per due. Ascoltava a bocca aperta le favole che fluivano dalla voce calda di sua madre, ma l’ultima riga lo lasciava sempre insoddisfatto.
E vissero per sempre felici e contenti. Avrebbe voluto sapere che cosa succedeva davvero, dopo.
Nel frattempo era successo qualcosa a lui. La sofferenza gli aveva ustionato il cuore troppo presto e una crosta di cinismo si era formata sopra le cicatrici della sua sensibilità. Aveva poi imparato a rintracciarla negli incompresi, nei brutti, nei disillusi. Ogni essere umano custodiva una buona ragione per non credere più ai sogni e sentirsi tradito dalla vita.
Camminando fra le nuvole basse del suo pessimismo, aveva finito per attrarre ragazze che gli somigliavano, benché fossero molto diverse fra loro. Si specchiavano nell’identica malattia: una voglia d’affetto che non riusciva a sgorgare limpida dai cuori rattrappiti.
Aveva esplorato il corpo umano con una compagna di scuola che lo eccitava fisicamente, ma che non stimava. Anni dopo sarebbe andato al suo matrimonio e avrebbe riso delle coppie fasulle che sedevano ai tavoli con l’allegria obbligata delle circostanze ufficiali. Di molte conosceva l’infelicità e i tradimenti. A mantenerle unite era la paura della solitudine più che il desiderio di restare insieme.

[...]

(f.g)


Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad

"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad :     IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad...