Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangerò".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi... "
"È vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"È certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
_____________________ Nota
Ci sono stati momenti e ce ne saranno ancora che mi è capitato di farmi la stessa domanda: "Ma allora che ci guadagni?"
E' una domanda umana, noi misuriamo tutto in termini di guadagno e neanche il piccolo principe sembra sfuggire a questa regola. Non dimentichiamoci che prima di arrivare sulla terra ha fatto sua l'esperienza di varie tipologie umane e anche se non sempre le ha condivise qualcosa di loro l'ha assorbita.
Ma una volpe, si una volpe, quindi una creatura libera da molti condizionamenti umani, alla domanda del piccolo principe da la risposta che nessuno di noi s'aspetterebbe: "Ci guadagno il colore del grano".
Un colore che diventa un legame indissolubile, il senso dell'addomesticarsi prende forma e sostanza in una espressione cromatica che rinnova il miracolo dell'appartenenza reciproca.
Io non sono un credente (almeno credo di non esserlo) ma se lo fossi, alla domanda: "Cosa ci guadagni a credere" risponderei: "Ci guadagno il colore del cielo".
(f.g)
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