venerdì 4 luglio 2014

Nelle notti di luna... di FRANCO GUGLIELMINO

Nelle notti di luna
quando la Falce
ornava il tuo capo
mentre eri intenta
alle tue abluzioni
nelle acque a te sacre
e le tue mani
disegnavano il tuo
corpo soffermandosi
con malcelato piacere
negli anfratti odorosi
che nessun uomo
aveva mai esplorato

io, Callisto

la tua ninfa fedele
nascosta fra le felci
ti guardavo e seguivo
i sentieri del tuo corpo
sul mio e in quei momenti
le mie mani
erano le tue mani
che mi procuravano
fremiti di solitario piacere

ma dovevo soffocare
ogni gemito per non
essere da Te udita
anche se a volte
mi sono illusa...

E fu a causa di questo
segreto desio
che in quel pomeriggio
di estate mentre
assopita ti sognavo
non mi meravigliai

di essere svegliata dal
nudo profumo del tuo
corpo disteso accanto
al mio e lasciai
che Tu mi baciassi
e che le tue mani
mi frugassero dentro

ma quando sentii
dentro di me il dolore
lacerante di un membro
virile fu troppo tardi
il Suo seme mi aveva
lasciato dentro il frutto
del possesso che maturò
insieme alla vergogna.

Accettai la tua condanna
e come avrei potuto
ribellarmi allo scherzo
crudele ordito da un Dio
capriccioso che giocava
con uomini e dei senza
poi curarsi di loro

Ma quanto dolore mi arrecò
non poterti più stare accanto:
mi allontanasti per sempre
-per te ero solo una ninfa
che insieme alla verginità
aveva perso ogni diritto
anche quello di vivere.

Adesso due costellazioni
figlie della mia stirpe
brillano nel cielo
ma quando contemplo
nelle notti luminose
il tuo splendore Lunare
vorrei essere ancora
anche per un sola notte
una notte soltanto
la tua ninfa Callisto
... non una delle tante

(franco)

Art. Amigoni Jacopo (1675-1752)

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