Ogni notte
l'attesa si colora
di riflessi di bario
ti avvicini vestita
d'argento
e nei tuoi occhi
mi specchio
vorrei cogliere
il tuo segreto
di vergine infedele
ma tu geli il mio
sguardo col
tuo sorriso dapprima
tagliente che
man mano si veste
di parole invitanti:
"sei il primo, che aspetti?
ho conservato per te
intatto il mio imene"
so che fingi ma fingo
di crederci
e poi lentamente ti
spogli: bianco è il tuo
corpo -riflesso lunare-
e fra le cosce ondulate
in uno scrigno di nero
velluto un rubino
risplende
Intanto la notte scolora
e seppur con dolore
ti lascio svanire:
"sarà per un'altra volta
mia dolce Kore
il grano non è ancora
maturo e non ho
abbastanza spighe
per una corona
che sia degna di te"
(franco)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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