non sono Shahrazad di Franco Guglielmino
come un fiore che si specchia
in uno stagno
in uno stagno
-non eri Narciso-
vidi la tua immagine riflessa
portavi ancora le ferite
che ti avevano lasciato
tutti gli uomini che avevano
giurato d'amarti ma ognuno
aveva ancora tra i denti
brandelli della tua carne
che ti avevano lasciato
tutti gli uomini che avevano
giurato d'amarti ma ognuno
aveva ancora tra i denti
brandelli della tua carne
per questo scegliesti
lo specchio dell'acqua
e fu allora che compresi
che non eri Narciso ma
cercavi fra le ninfee
le bianche vesti di Ofelia
lo specchio dell'acqua
e fu allora che compresi
che non eri Narciso ma
cercavi fra le ninfee
le bianche vesti di Ofelia
e cosa mi restava se non
illudermi che avrei potuto
proteggerti dai venti e dalle
tempeste che dentro di te
covavano -ma come fartelo
comprendere senza toccarti-
illudermi che avrei potuto
proteggerti dai venti e dalle
tempeste che dentro di te
covavano -ma come fartelo
comprendere senza toccarti-
-mi avresti frainteso e
ti avrei perduta per sempre-
ti avrei perduta per sempre-
mi ricordai allora che mi
restavano ancora tante storie
che avrei potuto inventare per te
restavano ancora tante storie
che avrei potuto inventare per te
-ogni notte per tutte le notti
senza il limite di mille e una notte-
senza il limite di mille e una notte-
e tu mi ascoltavi e nei tuoi sorrisi
leggevo le storie d'amore che inventavo
e quando mi dicesti "continua Shahrazad"
non ebbi il coraggio di dirti la verità
leggevo le storie d'amore che inventavo
e quando mi dicesti "continua Shahrazad"
non ebbi il coraggio di dirti la verità
-non avresti compreso e
ti avrei perduta per sempre-
ti avrei perduta per sempre-
Ph.: Stampa d'Arte Giclée di Sonia MariaLuce Possentini
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