Abbondanti vestiti avvolgono gli amanti,
soltanto una spalla o una coscia sono nude come polpe
di luce
e i sessi nella loro quieta crudeltà.
Se l’accoppiamento è immobile, le sete dei vestiti
non smettono di ondeggiare. Le stoffe,
delicatamente stampate
con minuti fiori di una primavera geometrica,
scivolano per tutta la stuoia, avanzando
e accumulandosi in pieghe brevi e veloci.
Se la luce della carne è bianca,
le sete fluiscono come un fiume di vari colori, un fiume
che si stacca dal corpo degli amanti
che, chiusi al mondo, ignorano
come si agitano questi piccoli fiori rossi.
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