CINQUE BREVI POESIE di Hoda Ablan (Yemen 1971)
FRAMMENTI
Quando se ne è andato
di lui mi è rimasto
solo me stessa.
ANGOLO
In un angolo oscuro della stanza della mia ferita
intravedo un'ombra
due ombre
fili di ombra che danzano con aghi di fuoco
che lavorano il freddo fuori dalla soglia
li indosso
e il mio desiderio trema.
INIZIO
Tu sei lì, costruisci una casa
e io sono qui, distruggo un ricordo:
la nostra casa, aperta a tutti
e la mia memoria che era aperta al tuo viso.
CONFESSIONE
Talvolta, la sera, scoppio a piangere
poi mi adiro per le mie lacrime,
____ che hanno illuminato il mondo e consumato me.
STRADA
A piedi scalzi, corrono dal loro passato
da mani che salutano dietro uno spesso muro
e madri tremanti che si consacrano con una lacrima finale
sognano
ghirlande che la terra intreccerà con i fili del sudore...
E la via lastricata da Dio...
Che nessun fantasma può chiudere.
Foto Iris Syzlack
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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