lunedì 4 febbraio 2013

Tratto da SETA di Alessandro Baricco


Tratto da SETA di Alessandro Baricco



Mio Signore amato, 
non aver paura, non muoverti, resta in silenzio, nessuno ci vedrà, 
rimani così, ti voglio guardare. Io ti ho guardato tanto 
ma non eri per me, adesso sei per me. Non avvicinarti, ti prego, 
resta come sei, abbiamo una notte per noi, e io voglio guardarti, 
non ti ho mai visto così. Il tuo corpo per me,
la tua pelle. Chiudi gli occhi e accarezzati, ti prego, 
non aprire gli occhi se puoi e accarezzati. Sono così belle le tue mani, le ho sognate tante volte, e adesso le voglio vedere. 
Mi piace vederle sulla tua pelle, così, ti prego continua, non aprire gli occhi, io sono qui, nessuno ci può vedere ed io sono vicina a te…
Signore amato mio, non aprire gli occhi, non ancora, 
non devi aver paura son vicino a te, mi senti? 
Son qui, ti posso sfiorare, è seta questa la senti? 
È seta del mio vestito, non aprire gli occhi e vedrai la mia pelle, 
avrai le mie labbra. Quando ti toccherò per la prima volta sarà con le mie labbra, tu non saprai dove, ad un certo punto sentirai il sapore delle mie labbra, addosso, non puoi sapere dove se non apri gli occhi... non aprirli, sentirai la mia bocca dove non sai, d’improvviso, forse sarà nei tuoi occhi. Appoggerò la mia bocca sulle palpebre e le ciglia, sentirai il calore entrare nella tua testa, e le mie labbra nei tuoi occhi, dentro…

(a.t)

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