dal MAGNIFICAT di Alda Merini
Non prendete mio figlio,
gente,
non rapitemi il cuore,
non è un abete,
è soltanto una rosa tenera.
Non toccategli il cuore:
io sono la madre,
per nove mesi
io l'ho costruito e amato.
Non straziatemi il grembo.
Torrenti di uomini soli,
non fate che il vostro odio
tocchi le sue laudi
così alte.
Donne,
non portatemi sotto la croce,
lasciatemi qui
in un groviglio di lacrime,
lasciatemi in un deserto.
Mio figlio occupava
tutti i deserti del mondo,
senza di lui non ci sarà più niente.
Mio figlio
era l'intera popolazione, mio figlio
erano tutti gli ebrei.
(f.g)
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