RABINDRANATH TAGORE
I miei occhi ricevono
la tranquillità del cielo,
ed ecco che sento passare
in me ciò che sente
un albero le cui foglie,
semiaperte come coppe,
straripano di luce.
Un pensiero torna
frequentemente
nel mio cuore,
come questa bruma
che sfiora i prati,
mescolandosi al mormorare dell'acqua,
agli stanchi sospiri
della brezza.
Immagino d'avere già
vissuto nell'infinito
delle cose di questo mondo
e che, a questo infinito,
ho dato i miei amori
e i miei dolori.
(a.t)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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