Non ti vedo.
So bene che sei qui,
dietro una parete fragile
di mattoni e di calce, alla portata
della mia voce, se solo chiamassi.
Ma non chiamerò.
Domani ti chiamerò,
quando, non più scorgendoti,
fingerò che tu insisti
qui presso al mio fianco,
e che basta oggi la voce
che ieri tenni muta.
Domani, quando sarai
là dietro una
fragile parete di venti,
di cieli e di anni.
(a.t)
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