domenica 18 agosto 2013

CHARLES BUKOWSKI

CHARLES BUKOWSKI

 




Le parole non hanno occhi né gambe, non hanno bocca né braccia,
non hanno visceri e spesso nemmeno cuore, o ne hanno assai poco.
Non puoi chiedere alle parole di accenderti una sigaretta
ma possono renderti più piacevole il vino.
E certo non puoi costringere le parole a fare qualcosa che non vogliono fare.
Non puoi sovraccaricarle e non puoi svegliarle quando decidono di dormire.
Qualche volta gli scrittori si uccidono quando le parole li lasciano.
Altri scrittori fingeranno di averle ancora in pugno
anche se le loro parole sono già morte e sepolte.
Le parole sono uno dei più grandi miracoli al mondo,
possono illuminare o distruggere menti, nazioni,
culture.
Le parole sono belle e pericolose.
Se vengono a trovarti, te ne accorgerai e ti sentirai
il più fortunato della terra.
Nient'altro avrà più importanza e tutto sembrerà importante.
Ti sentirai il dio sole, riderai del tempo che fugge,
ce l'avrai fatta, lo sentirai dalle dita fino alle budella,
e sarai diventato, finché dura, un fottutissimo scrittore
che rende possibile l'impossibile, scrivendo parole,
scrivendole, scrivendole.

(a.t)

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