ho girato per boschi
a caccia di prede
ma un chiarore diffuso
attraverso le fronde
dei larici vestiti d'autunno
fa fuggire una volpe
che inseguivo da quando
il sole è scomparso
inghiottito dai monti
ed è un via vai di conigli
selvatici e ricci e quel
gufo mi guarda negli occhi
quasi a dirmi ti ho visto
e solo adesso mi accorgo
della mia ombra
fra le foglie ingiallite
è lei la mia nemica
in questa limpida notte
è lei che solca il cielo
come una palla di luce
una corsa veloce e
raggiungo la radura e nel
petto il mio cuore si spezza,
ma lei mi aspettava
vestita soltanto di bianco
e la notte tradita si era
nascosta abbagliata dalle
sue candide vesti
quando un mio possente
ululato
lacera la quiete notturna
e fa tremare ogni cosa
una nuvola di passaggio
si ferma ad ascoltarmi
ed ammanta la Luna di
oscure ombre ed il buio
finalmente riprende possesso
del suo regno di ombre
forse farò ancora in tempo
a sfamare i miei cuccioli
prima che essi stessi
diventino prede...
(franco)

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