domenica 27 aprile 2014

LINA tratta da Uccellini di Anais Nin

LINA tratta da Uccellini di Anais Nin

Lina è una bugiarda che non può sopportare la sua vera faccia allo specchio. Ha un volto che dichiara la sensualità che le brilla negli occhi, una bocca avida, uno sguardo provocante. Ma invece di mettere in mostra il suo erotismo, ne prova vergogna. Lo soffoca. E tutto questo desiderio, questa libidine, girano dentro di lei rimestando un veleno di gelosia e invidia. Ogniqualvolta la sensualità mostra i suoi frutti, Lina li odia. È gelosa di tutto, degli amori di chiunque. È gelosa quando vede una coppia baciarsi nelle strade di Parigi, nei caffè, nel parco. Li guarda con uno strano sguardo rabbioso. Vorrebbe che nessuno facesse l’amore perché lei non può farlo.
Si è comprata una camicia da notte di pizzo nero come la mia. È venuta nel mio appartamento a passare alcune notti con me. Diceva di aver comprato la camicia da notte per un amante, ma ho visto il cartellino del prezzo ancora attaccato. Era una visione incantevole perché era rotonda e i seni le apparivano dall’apertura della camicetta bianca. La sua bocca selvaggia era socchiusa e i capelli ricci le formavano un’aureola intorno alla testa. Ogni gesto era di disordine e violenza, come se fosse entrata nella stanza una leonessa. [...]

(f.g)

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