voglio dimenticare
che hai deposto ai miei piedi tutto.
Mi prenderò la libertà di sbagliare
e di aspettarmi
una folata della tua voce
dritta al cervello
l'inciampare candido
del tuo linguaggio
che mi smuoveva viscere sconosciute
le pesche bianche
che ti fiorivano sulla pelle.
Non vedrò l'ora
che siano quelle ore
le nostre.
Quanto devasterà
ricordarmi di non sbagliare?
___ Antonella Lucchini

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