martedì 2 settembre 2014

dalla Gaia Scienza LIBRO PRIMO Friedrich Nietzsche 31

dalla Gaia Scienza LIBRO PRIMO 
Friedrich Nietzsche
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31

Commercio e nobiltà. 

Comperare e vendere sono oggi cosa comune come leggere e scrivere; ognuno vi ha oggi una certa pratica, anche se non è un mercante, e ogni giorno si esercita in questa tecnica. Come un tempo, nel medioevo dell’umanità primitiva, ognuno era cacciatore e quotidianamente s’esercitava nella tecnica della caccia, e la caccia era cosa comune, ma in seguito diventò privilegio dei potenti e dei nobili, perdendo il suo carattere quotidiano e ordinario, perché non era più necessità, ma capriccio e lusso, così in un certo momento potrebbe avvenire lo stesso per il vendere e il comprare. Si possono immaginare condizioni sociali in cui né si venda né si comperi e in cui a poco a poco vada del tutto perduta la necessità di questa tecnica: forse allora certe persone, meno soggette alla legge generale, si concederebbero la compera e la vendita per trarne un lusso sentimentale. Soltanto allora il commercio acquisterebbe distinzione, e forse i nobili vi si dedicherebbero così volentieri come finora alla guerra e alla politica, mentre invece il prestigio della politica sarebbe del tutto diverso da quello di oggi. Già oggi essa non è più il mestiere del gentiluomo, ed è possibile che un giorno la si trovasse così volgare da relegarla, alla stregua della letteratura di partito e gazzettiera, sotto la rubrica di «prostituzione dello spirito».

Art.: Salvador Dalì

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