PAULO COELHO da Undici minuti
L’anno del suo quindicesimo compleanno, tuttavia, non le aveva riservato solo la scoperta che si bacia con la bocca aperta, o che l’amore è soprattutto una fonte di sofferenza. Scoprì anche una terza cosa: la masturbazione. Avvenne quasi per caso, mentre giocherellava con il proprio sesso, aspettando il ritorno della madre. Era solita farlo da bambina, e ne traeva una sensazione molto piacevole - fino al giorno in cui il padre l’aveva sorpresa e picchiata, senza spiegarle il motivo. Maria non aveva mai dimenticato quelle botte, imparando che non doveva toccarsi davanti agli altri. In seguito, visto che non poteva farlo per strada e che a casa non aveva una propria camera, si era dimenticata di quella sensazione piacevole.
Fino a quel pomeriggio, quasi sei mesi dopo il famoso bacio. Il padre era appena uscito con un amico, la madre tardava a rientrare, e lei non aveva niente da fare; in mancanza di un programma interessante in televisione, cominciò a esaminarsi il corpo con la speranza di trovare qualche pelo indesiderato, che subito avrebbe strappato con una pinzetta. Sorpresa, notò un piccolo “nocciolo” nella parte superiore della vulva: cominciò a giocherellarci e... E poi non riuscì più a fermarsi. Era qualcosa di sempre più piacevole, più intenso, e tutto il suo corpo -specialmente la parte che stava toccando - si irrigidiva. A poco a poco, cominciò a entrare in una sorta di paradiso; la sensazione divenne più intensa, e lei si accorse che non riusciva più a vedere né a sentire bene, come se tutto fosse divenuto giallo, finché gemette di piacere ed ebbe il suo primo orgasmo.
Ph.: David Hamilton
(f.g)
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