mercoledì 29 ottobre 2014

Anais Nin da LA CASA DELL'INCESTO

Anais Nin da "LA CASA DELL'INCESTO"

QUALCUNO SA CHI SONO?

Persino la mia voce proviene da altri mondi. Sono stata imbalsamata nelle mie segrete vertigini. Sono stata sospesa sopra il mondo a guardare quale strada avrei potuto tracciare senza calpestare argilla ed erba. Il mio passo era attento, persino il crepitio della ghiaia poteva interrompere il mio andare.
Quando ti ho vista, Sabina, ho scelto il mio corpo.
Lascerò che tu mi porti nella fecondità della distruzione. Scelsi un corpo allora, un viso, una voce. Io divento te. E tu diventi me. Metti a tacere lo straordinario corso del tuo corpo e potrai vedere in me, intatte, le tue paure, le tue pene. Potrai vedere l'amore che era stato escluso dalle passioni che destava e io potrò vedere le passioni escluse dall'amore. Distaccati dalla tua immagine e riposati nel centro dei tuoi veri desideri. Interrompi per un attimo il tuo deviare violento. Allenta la furiosa indomabile tensione.
Prenderò tutto su di me.

(f.g)


Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad

"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad :     IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad...