Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno. Ma quello che accadrà in tutti i giorni che verranno può dipendere da quello che farai tu oggi. (Ernest Hemingway)
Passato e futuro esistono nel presente, tuttavia non sono sperimentati nel presente in quanto sussistono su piani diversi. (Patañjali)
Circa 2.200 anni dividono questi due pensieri ma in fondo esprimono la stessa presunta verità. Il primo gioca le sue carte in una realtà fisica, il secondo in un piano metafisico ma entrambi assegnano al presente una funzione illusoria in quanto non può fare a meno del passato e del futuro. Ma queste due espressioni temporali non rappresentano, a loro volta, il presente-passato e il futuro-presente? cioè una non realtà dentro la quale si svolge la nostra vita apparente.
Che la nostra vita sia veramente una illusione ben orchestrata?
Verrebbe da gridare "fuori gli autori o fuori l'Autore"!
(f.g)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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