Ofelia di Franco Guglielmino
Avevo giurato
di non toccarti
di non toccarti
mentre la luna
si specchiava
sul tuo ventre
lacerando ombre
che si nutrivano
di nero seppia
si specchiava
sul tuo ventre
lacerando ombre
che si nutrivano
di nero seppia
e invidiavo le onde
che si infrangevano
contro il tuo desiderio
respirando la luce
riflessa dal tuo corpo
che si infrangevano
contro il tuo desiderio
respirando la luce
riflessa dal tuo corpo
così da divenire
essa stessa oggetto
del mio desiderio
essa stessa oggetto
del mio desiderio
ma avevo giurato
di non toccarti...
di non toccarti...
Ph.: Vivienne Mok
Nessun commento:
Posta un commento