Dedicata a mio fratello (acquisito) di Franco Guglielmino
E quando Dio s'accorge
che le lagne dei miscredenti
e le ipocrisie dei credenti
lo stanno sommergendo,
si mette le cuffie,
accende lo stereo
con l'ultimo vinile
di...
vi sarebbe piaciuto
ma Dio non fa pubblicità.
Consulta l'Archivio
di tutti quelli che hanno
un permesso di soggiorno
che sta per scadere
e sceglie un nome a caso,
che forse a caso non è,
di qualcuno/a che gli possa
risolvere la giornata
che si è già messa male.
Scarta i noiosi, che barba!
e si accarezza intanto la Sua,
i permalosi, i religiosi,
gli introversi, gli accademici
e i politici e via di questo passo
per soffermarsi (era deciso)
su un giovane (non è cattiveria,
era già nato col sigillo
di qualità superiore) che lascia
una moglie e una ragazzina
("pazienza, se ne faranno
una ragione" pensa, anche
se sa che non sarà così...).
Ma cosa l'ha convinto?
Una foto! Una foto?
Si, vi meravigliate?
Dio possiede l'archivio più aggiornato
di foto mai scattate,
di sogni intrappolati,
di versi mai finiti.
Quel giovane dal naso d'aquila.
tiene una matita in mano,
e sul quel trespolo improvvisato
un canarino in bianco e nero
becca dalle sue labbra
socchiuse un seme di grano.
Dio lo guarda con dolcezza
e, pensa: "deve essere Francesco"
ma no, le date non coincidono.
Si pente d'aver fatto quella scelta
ma anche Lui è controllato.
Batte le mani e qui inizia
un'altra storia...
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