giovedì 6 agosto 2015

Stabat Mater di Franco Guglielmino

Stabat Mater



Stava la madre
col dolore fatto carne
mentre le ferite sul costato
erano occhi che piangevano
sangue.

E i ricordi che voleva
tenere lontani la
riportarono nei giardini
accanto alla fonte

"Myrhiàm posso aiutarti
ad alleviare il tuo fardello"

e mentre con gentilezza
si fece carico della brocca
colma d'acqua
le sfiorò appena il rossore
delle guance.

Aveva il volto di un angelo
scolpito dal desiderio
e insieme, la stessa notte,
fecero tacere i grilli
mentre in lontananza
i pastori dormivano:
l'alba li colse di sorpresa.

Nonostante il dolore
mentre stringeva a se
quel corpo senza vita
colse nei suoi occhi
lo stesso sguardo di suo padre.

"perché mi abbandonasti?
ti avrei seguito ovunque
se me lo avessi chiesto-
non sarei stata costretta
ad inventare la storia
che tutti si aspettavano
e oggi
avremmo avuto accanto
un figlio vivo e non il
Figlio di Dio morto per sempre"

L'alba la colse di sorpresa
quando l'ultima lacrima
bagnò le labbra secche
di quel figlio nato dall'Amore.

Stabat mater...

Ph.: Man Ray

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