giovedì 22 dicembre 2011

Altra storia kafkiana 2! di Franco Guglielmino




Ma tutte a me devono capitare?

Vi scrivo dal Gleno, il carcere di Bergamo, è notte fonda! Mi hanno concesso l'uso del mio portatile, dopo averlo smontato per accertarsi che non ci fossero dentro delle lime!

                                                                    I FATTI


Questa mattina, povero ignaro, apro, prima d'uscire per andare a prendere il giornale, la cassetta della posta. Normale, no? Sarebbe stato normale se non avessi trovato una lettera della mia banca che, per ovvi motivi, non cito! Già di guai ne ho abbastanza...

Con questa lettera la banca mi informava che avrebbero chiuso gli sportelli di via tal dei tali e mi avrebbero passato il conto corrente (perennemente in rosso... che volete farci? sono un nostalgico!) nella nuova filiale in piazza ....e che dal 23.01.2012 sarebbero cambiate coordinate bancarie, numero di conto, bancomat, codici vari, ecc. ecc. Va bene penso io, tanto fanno tutto loro!
Poi rileggo bene: "da via tal dei tali" ma caspita! è da quasi due anni che io non ho più il conto in quella filiale avendolo trasferito in via tali e quali  presso una filiale più vicina a casa!
Se fossi stato uno strafottente avrei dovuto cestinare la lettera pensando: avranno sbagliato! possibile che una banca moderna, efficiente, guerrafondaia quanto basta, non abbia registrato il trasferimento del mio c.c.? impossibile!!!

Ma, ahimè, non sono uno strafottente! quindi mi armo di santa pazienza e dopo aver aspettato per un ora un autobus di linea che non arriva, raggiungo a piedi (per la gioia del mio amico mr. parki) la filiale di via tal dei tali (2 km. a piedi) mi metto in fila e quando arriva il mio turno mostro la lettera al funzionario , gli spiego i fatti e questi, mi guarda come se fossi un marziano e mi chiede: "ma lei è sicuro che non ha più il conto presso la nostra filiale?" Ma certo che sono sicuro! e gli sciorino i miei dati: generalità, numero di conto, coordinate bancarie e in più il libretto degli assegni rilasciato dalla mia attuale filiale!

Finalmente, anche se non molto convinto, controlla al computer, parla con il suo capo sezione che a sua volta parla con il direttore e infine mi dice: "Signore lei ha ragione, probabilmente il computer non ha registrato la variazione ma, purtroppo, lei risulta ancora cliente di questa filiale anche se ha tutte le coordinate bancarie dell'altra filiale". "E allora?" chiedo io in crescente stato di agitazione! "Non si preoccupi, abbiamo apportato le dovute correzioni ma...(comincio a sudare freddo) è bene che lei si rechi subito presso la sua attuale filiale con questa lettera e faccia controllare anche i loro dati, non si sa mai! Perché se i colleghi avessero, per caso sbagliato a fare qualche passaggio, noi saremmo costretti a trasferire il suo conto presso la nuova filiale di piazza ....." "Ma come?" trasferire cosa? un conto che non esiste più?" dico io. Il funzionario, mi guarda bonariamente e poi  ammiccando mi risponde: "Si fidi, faccia come le sto dicendo, se non vuol rischiare il passaggio automatico del suo c.c. dalla sua attuale filiale alla nuova che stiamo aprendo!"



Mi sento tanto il rag. Fantozzi, ringrazio, mi riprendo la lettera e corro (si fa per dire), altri 2 km. a piedi, per raggiungere la mia filiale. L'addetto che segue la mia situazione bancaria sta parlando al telefono, aspetto educatamente e dopo circa mezzora, finalmente, mi fa accomodare e dopo aver ascoltato tutta la storia, legge la lettera, fa dei  controlli al computer, parla con il suo capo sezione che a sua volta sottopone il caso al direttore e infine con bel sorriso stereotipato mi conferma che da loro tutte le registrazioni sono state fatte correttamente! L'errore sicuramente è dipeso dalla filiale di via tal dei tali e mi consiglia di ritornare da loro con la lettera, che nel frattempo, era diventata sudicia per essere passata da chissà quante mani, per comunicare al funzionario di controllare meglio! "Ma non può chiamare al telefono il suo collega?" mi azzardo a dire. "Ma che dice, signore, è una faccenda delicata. C'è in gioco il prestigio della nostra banca" mi risponde il funzionario "metta il caso che i nostri telefoni siano sotto controllo? Sa, è da poco che hanno arrestato il nostro Presidente (e qui fa un leggero inchino) e con i tempi che corrono non si può mai sapere!" Rassegnato, mi riprendo la lettera, e mi trascino, ancora 2 km. a piedi (ai mezzi pubblici ho rinunciato) fino alla filiale di via tal dei tali!

Arrivo stremato, è quasi l'ora di chiusura, ma il funzionario con il quale avevo parlato prima, mi riconosce (forse gli faccio pietà) e mi fa accomodare e dopo aver ascoltato l'esito del colloquio avuto con il suo collega, mi blocca e con un sorriso mi dice " Lo sapevo che gli avrebbero risposto così! infatti, dopo che lei è andato via, ho fatto ulteriori controlli e le posso assicurare che l'errore non è nostro! Lei adesso si riprende la sua lettera e ritorna ...." non lo lascio finire, mi alzo come un automa ed esco dalla banca... mi sento come Davide contro Golia!

                                         L' EPILOGO

Già Davide! mi ricordo allora di avere in tasca una fionda con tre sassolini, li porto con me da quando ero un ragazzo (come difesa personale), esco dalla banca e con una mira micidiale centro il mio Golia: tre vetrine di cristallo che vanno in frantumi, minimo cento mila pezzi!

Il resto è normale routine: ecco perché finisco di scrivere queste mie note dal Gleno, il carcere di Bergamo!

Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad

"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad :     IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad...