da LA TEMPESTA di William Shakespeare
Calibano - Atto terzo Scena II
Non aver paura , quest'isola è piena di rumori, suoni e dolci motivi, che dànno piacere e non offendono. Talora mille strumenti sonori echeggiano ne' miei orecchi e talora odo voci che, se mi sono appena destato da un lungo sonno, mi fanno nuovamente dormire e allora in sogno mi pare che si aprano le nubi e mostrino tesori pronti a cadere su me; quindi, non appena sono desto, piango per il desiderio di sognare ancora.
(f.g)
Traduzione di Bianca Avancini del 1925, forse, una delle più belle traduzioni della Tempesta.
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Post in evidenza
"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad
"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad : IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad...
-
IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad Alle sette donne che vivono in me Gatti selvatici s’incontr...
Nessun commento:
Posta un commento