Per Bruno Nuytten
Un giorno, ero già avanti negli anni, in una hall mi è venuto
incontro un uomo. Si è presentato e mi ha detto: “La conosco
da sempre. Tutti dicono che da giovane lei era bella, io sono venuto
a dirle che la trovo più bella ora, preferisco il suo volto
devastato a quello che aveva da giovane.“ Penso spesso a
un’immagine che solo io vedo ancora e di cui non ho mai parlato.
è sempre lì, fasciata di silenzio, e mi meraviglia. La prediligo
fra tutte, in lei mi riconosco, m’incanto.
Presto fu tardi nella mia vita. A diciott’anni era già troppo
tardi. Tra i diciotto e i venticinque anni il mio viso ha deviato
in maniera imprevista.
Sono invecchiata a diciott’anni. Non so se succeda a tutti,
non l’ho mai chiesto. Mi sembra di aver sentito dire che qualche
volta un’accelerazione del tempo può investirci quando attraversiamo
l’età giovane, la più esaltata della vita.
è stato un invecchiamento brutale.
L’ho visto impossessarsi dei miei lineamenti a uno a uno,
alterare il rapporto che c’era tra di loro, render gli occhi più
grandi, lo sguardo più triste, la bocca più netta, incidere sulla
fronte fenditure profonde.
(f.g)
INCIPIT...OGNI INIZIO E' UN ATTO CREATIVO
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