ANAIS NIN
Quando mi siedo davanti allo specchio rido a me stessa. Spazzolo i miei capelli. Ci sono un paio di occhi, due lunghe trecce, due piedi. Li guardo come dei dadi in una scatola e mi chiedo se, scuotendoli, potrebbero balzare fuori e diventare ME. Non posso dire come tutti questi pezzi separati possano essere ME. Io non esisto. Non sono un corpo. Quando stringo la mano a qualcuno mi sembra che costui sia molto lontano, in un'altra stanza, e che la mia mano sia nell'altra stanza. Quando mi soffio il naso temo che possa restare nel fazzoletto.
(f.g)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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