M'HAI DETTO TEDE di Marco Nozza
M' hai detto : Tede
e potevi dirmi : mondo !
M' hai detto Tede
e questi abeti son Tede, questi,
ma quella valle, quella,
e quei prati
e quei dossi
quei dossi pure son Tede.
E son Tede quei mucchi
del prato in declivio
e la ghiaia bianca
e il tintinno di mandrie nascoste.
Chissà
se saran
Tede
quelle cime brune;
lassù !
M' hai detto Tede
e potevi dirmi mondo !
Ma io lo so lo so lo so
perché m'hai detto Tede
e non m' hai detto palo
e no albergo e tennis no
e no lo stradone bianco.
Per me straniero
Tede è la tua terra
percorsa a perdifiato
nei culmini dei sogni
racquietata al tuo canto
di fanciulla buona.
E tu m' hai detto Tede
perché di quel canto
una parola almeno
io conosca.
E io volevo dirti
perché non so cantare
dirti la storia
delle quattro case.
M'hai detto Tede
e potevi dirmi mondo !
(f.g)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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