domenica 18 gennaio 2015

Annarosa Cuppini

Annarosa Cuppini


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Ho seguito la mia strada, lastricata di pietre aguzze, di ciottoli
multiformi levigati da limpide acque di torrente, e cosparsa a volte
di rena finissima. Ho intrecciato una fitta rete in cui ho racchiuso
sogni e speranze , desideri e illusioni , sentimenti profondi sempre
. Ho raccolto ricordi come conchiglie che le onde del mare portavano
a riva Conchiglie dalle forme più strane e di ogni misura, dai colori
più cupi a quelli più tenui e gentili Le conservo in segreto in uno
scrigno nascosto , nessuno ha la chiave ..nessuno mai lo ha aperto e
mai potrà farlo Ogni tanto dischiudo il coperchio, infilo la mano. So
già la mia scelta . Non può esser che quella. La poso sul cuore ,
questa conchiglia rosata , di madreperla preziosa , l 'ammiro in
silenzio, l'accarezzo con mano leggera, ogni volta rapita, ogni volta
stupita. L'avvicino all'orecchio e sempre rinnovo il magico incanto .
La sento : è rimasta qui dentro la musica lieve che tanto m'ammalia,
è l'eco di un canto lontano, Forse è il mio sogno che ogni volta
ritorna mi prende e mi porta con sé L'ascolto e il tempo si ferma . È
la TUA VOCE quella che sento, la voce che amo e il ricordo di te
ancora mi infiamma, mi abbraccia, mi scalda. Mi riporta alla vita.

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