Pensando a Etty Hillesum di Maria Concetta Giorgi
E se non avrò le sopracciglia le dipingerò
se gli occhi non avranno più luce
inventerò il lampo
se le mie labbra saranno screpolate
dirò al gelo di sciogliersi un po’
se non mi daranno da mangiare
dirò che io
ho scelto di non mangiare
se le mie mani ricorderanno i vecchi
le amerò come il tempo che passa
se vorranno farmi credere che non posso esistere
li guarderò con occhi che brillano
le mie labbra saranno morbide nel bacio
mangerò quella violenza
con mani nuove accarezzerò
la loro vita
affinché non dimentichino
che il bene è la prova dell’esistenza.
se gli occhi non avranno più luce
inventerò il lampo
se le mie labbra saranno screpolate
dirò al gelo di sciogliersi un po’
se non mi daranno da mangiare
dirò che io
ho scelto di non mangiare
se le mie mani ricorderanno i vecchi
le amerò come il tempo che passa
se vorranno farmi credere che non posso esistere
li guarderò con occhi che brillano
le mie labbra saranno morbide nel bacio
mangerò quella violenza
con mani nuove accarezzerò
la loro vita
affinché non dimentichino
che il bene è la prova dell’esistenza.
NOTA
Esther Hillesum, detta Etty (Middelburg, 15 gennaio 1914 – Auschwitz, 30 novembre 1943), è stata una scrittrice olandese di origine ebraica, vittima della Shoah.
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