se i segni che lascio
si slabbrano d'un fiato
se tutta quella che ero
si è soffiata via
da una porta lasciata aperta d'inverno.
Mi muovo piano
giocando all'equilibrio
con le mani
in quella posizione che ti fa capire
che una volta fa stavo bene.
Non faccio scatti bruschi
per non urtare nessuno
degli innumerabili coriandoli
(che una volta ero io)
e perderli per sempre.
Mi ricomporrò.
Tornerò
a schiacciarti le unghie nella schiena.
_____(antonella lucchini)
Ph.: Fabio Selvatici
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