IL GATTOPARDO

I siciliani non vorranno mai migliorare, perché si considerano già perfetti. In loro la vanità è più forte della miseria.

Cambiare tutto perché niente cambi.

Noi fummo i gattopardi, i leoni. Chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene. E tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra.

Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi.

L'amore? Già, certo, l'amore... Fuoco e fiamme per un anno, e cenere per trenta.

O stella, o fedele stella, quando ti deciderai a darmi un appuntamento meno effimero, lontano da tutto, nella tua regione di perenne certezza?

Qualcosa doveva cambiare perché tutto restasse com'era prima.

Ma che volete da me? Sono un uomo vigoroso. E come posso accontentarmi di una donna che a letto si fa il segno della croce prima di ogni abbraccio, e che dopo non sa dire che "Gesummaria"? Sette figli ho avuto da lei, sette, e sapete che vi dico, padre? Non ho mai visto il suo ombelico. Eh? È giusto questo? Lo chiedo a voi, padre: è giusto? È lei la peccatrice!

Io penso spesso alla morte. Vedi, l'idea non mi spaventa certo. Voi giovani queste cose non le potete capire, perché per voi la morte non esiste, è qualcosa ad uso degli altri.

Ma che dici? Io vorrei che questo ballo non finisse mai.

Dopo aver amato sposare lui sarebbe come bere dell' acqua dopo aver gustato .... diciamo del Marsala.

L'amore? Già, certo, l'amore... Fuoco e fiamme per un anno, e cenere per trenta.

(f.g)