Come potevo essere tanto cieco, quando già un altro aveva preso tutto, e niente mi apparteneva? Quando infine la stessa tenerezza, la sua preoccupazione, il suo amore… sì, il suo amore non era nient’altro che la gioia per il prossimo incontro con l’altro, il desiderio di imporre anche a me la sua felicità…
(f.g)
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