mercoledì 16 ottobre 2013

S'ODE ANCORA IL MARE di Salvatore Quasimodo


S'ODE ANCORA IL MARE di Salvatore Quasimodo










Già da più notti s'ode ancora il mare, 



lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce. 



Eco d'una voce chiusa nella mente 



che risale dal tempo; ed anche questo 



lamento assiduo di gabbiani: forse 



d'uccelli delle torri, che l'aprile 



sospinge verso la pianura. Già 



m'eri vicina tu con quella voce; 



ed io vorrei che pure a te venisse, 



ora, di me un'eco di memoria, 



come quel buio murmure di mare. 

(f.g)

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