sono una panchina... di Franco Guglielmino
sono una panchina
dimenticata
dimenticata
in un angolo
nascosto
che la città
ha rifiutato
nascosto
che la città
ha rifiutato
una panchina a perdere
il muschio mi ha
vestita di un verde
pastello...
vestita di un verde
pastello...
un abito per tutte
le stagioni che mi rimangono
le stagioni che mi rimangono
eppure
ci fu un tempo
che le voci dei
bambini
mi riempivano
i giorni
che le voci dei
bambini
mi riempivano
i giorni
e cresciuti
qualcuno di loro
mi ha inciso un cuore
mi ha inciso un cuore
- Sandra ti... -
già... all'imbrunire
lontani da occhi indiscreti
le loro effusioni
mi facevano arrossire
lontani da occhi indiscreti
le loro effusioni
mi facevano arrossire
e quando l'estate
mi portava il profumo
del mare non lontano
mi portava il profumo
del mare non lontano
aspettavo con ansia
quella coppia anziana
che tenendosi per mano
si raccontava...
quella coppia anziana
che tenendosi per mano
si raccontava...
un giorno però
arrivò solo lei
e si fermò per poco...
arrivò solo lei
e si fermò per poco...
il tempo di bagnarmi
con lacrime secche...
con lacrime secche...
sono una panchina
che non ha dimenticato
che non ha dimenticato
Nessun commento:
Posta un commento