Alda Merini da CHIAVE
Una volta persi una chiave. Avevo tentato di costruirla negli anni, cercando di limarla, di darle una buona doratura e infine di trovarle una toppa.
Eppure, malgrado nel rione ci fossero molte porte, nessuna era adatta alla mia chiave, perché ogni chiave vuole un pertugio e ogni pertugio il suo silenzio. [...]
[...] Finché un ladruncolo da strapazzo passò di corsa e me la strappò dal collo.
E io rimasi impietrita a guardare la strada con la mia gola disadorna, senza chiave e senza fortuna.
Allora pensai che in fondo ogni cielo non ha una, ma mille porte, e tentai perlomeno di aprirne una di quelle che non hanno bisogno di chiavi, ma anche San Pietro mi respinse.
Da un fabbro me ne feci fare infine una nuova, assai vistosa, e tutti ne ebbero paura.
Da allora circola voce che io con quella chiave apra le porte misteriose di tanti destini.
(f.g)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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