Quando mormorerai nel sonno,
E la tua voce sarà stizzita,
Ti prenderò piano per un dito
E sussurrerò: "Racconta di me,-
Quanto mi ami, amore mio?
Come mi vezzeggi, colombo mio?"
E si apriranno i battenti spaventosi
Di una porta, sino ad allora serrata.
Con folle sveltezza
Sgorgherà un dolore celato,-
E il tuo animo, piangendo, vedrà
Quanto odia pazzamente.
24 dicembre 1919
(f.g)
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