martedì 17 giugno 2014

ALICE NEL PAESE DELLA REALTA Charles Dodgson...

ALICE NEL PAESE DELLA REALTA'

Il pomeriggio del 4 Luglio 1862, Charles Dodgson (vero nome di Lewis Carroll) e il suo amico Robinson Duckworth portarono Alice, che all'epoca aveva 10 anni, e le sue due sorelle Ina ed Edith a fare una gita in barca sul fiume Isis, durante la quale Dodgson iniziò a raccontare la storia di una bambina che seguì un coniglio nella sua tana. Alice Liddel, affascinata, gli chiese quindi di mettere la storia per iscritto. Gli ci vollero due anni ma alla fine, nel novembre 1864, consegnò ad Alice un manoscritto rilegato in pelle intitolato Le avventure di Alice sotto terra, contenente illustrazioni curate da lui stesso e una fotografia di Alice a sette anni sul retro. Da quel momento fu allontanato dalla famiglia Liddell. Successivamente Dodgson chiese a John Tenniel di curare le illustrazioni del libro. L'Alice che Tenniel dipinse, con i famosi capelli biondi, era ben diversa da Alice Liddell, che aveva capelli corti castani. Intitolato Alice nel paese delle meraviglie, scritto da Lewis Carroll, sin dal 1865, anno della sua pubblicazione, fu un successo immediato tra adulti e bambini. Si vocifera fosse uno dei libri preferiti della Regina Vittoria...

Si è molto scritto su certi presunti gusti sessuali di Carrol ma una recente biografia di Karoline Leach finalmente fa luce su questo scrittore "delle meraviglie":

«Carroll era una persona normale con normalissimi gusti sessuali, socievole e interessato al teatro. Su di lui sono state scritte molte bugie» spiega la Leach. A cominciare dalla presunta passione per l’undicenne Alice Liddell, figlia di amici e fantomatica ispiratrice del romanzo: «Tutto risale al suo secondo biografo, Langford Reed, che senza citare fonti trasferisce su Carroll la propria ossessione per le ragazzine. Vent’anni dopo, nel 1952, The White Knight di Alex Taylor costruisce il retroscena della musa bambina da cui sarebbe nato il sospetto di pedofilia». Staremmo ancora lì a far paragoni con la Lolita del professor Humbert, se la Leach non avesse scoperto tra i faldoni dell’archivio Dodgson le tre pagine mancanti del diario del 1863, quelle in cui, in data 27 giugno, Carroll annota i motivi della rottura con la famiglia Liddell. La vera storia del papà di Alice parte da quegli appunti inediti: «Secondo la versione ufficiale, Carroll aveva chiesto in sposa la bimba contrariando i genitori. Falso. Non c’è una riga in cui sia nominata Alice, si parla invece dell’opportunità di un allontanamento per evitare altre voci su Ina, che potrebbe essere la sorella maggiore o la madre, Lorina Liddell detta Ina»

(dal web)

Foto di Alice Liddell

(f.g)

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